Del doman non v'è certezza, lo scriveva Lorenzo il Magnifico nel lontano 1500. Anche oggi nel nuovo millennio quando si avvicinano ai mercati finanziari gli italiani pensano proprio questo: del doman non v'è certezza.
Gli italiani vorrebbero infatti conservare i patrimoni, ma i loro comportamenti finanziari li stanno subdolamente distruggendo.
I tassi ormai a zero, l'inflazione che erode il potere d'acquisto e i costi di gestione, stanno pesantemente intaccando i risparmi delle famiglie italiane. Eppure nonostante questo, gli italiani continuano a mantenere i loro risparmi parcheggiati sui conti correnti. Investire in borsa rappresenta un tabù per il 96,4% degli italiani che vedono i mercati finanziari troppo rischiosi.
Facendo qualche analisi, risulta che chi avesse messo 10.000 euro sul conto 10 anni fa, oggi si troverebbe, in termini di potere d'acquisto, l'equivalente di 8.750 euro(al lordo dei costi di gestione). 1.250 euro andati in fumo in 10 anni. Senza fare nulla.
Se invece gli stessi 10.000 euro fossero stati investiti sui mercati finanziari?
10.000 euro messi 10 anni fa nelle borse mondiali oggi sarebbero diventati 22.410 euro in termini di potere d' acquisto e nelle obbligazioni mondiali 11.560 euro (sempre al lordo dei costi di gestione).
Nella storia, dopo le crisi di Borsa (anche le più rovinose) c'è sempre stato un recupero con gli interessi.
Certo, i finanziari salgono e scendono. Questo non piace agli italiani, che preferiscono poche emozioni quando gestiscono il loro patrimonio. Ma ci sono due elementi da tenere presenti, che cambiano la prospettiva.
Innanzitutto, nella storia, dopo le crisi di Borsa (anche le più rovinose) c'è sempre stato un recupero con gli interessi. Dal massimo toccato nel marzo del 2000 le Borse mondiali hanno complessivamente perso il 50% (indice Msci World). Un botto rimasto alla storia come la crisi delle dot.com. Poi i listini hanno recuperato il 135% negli anni successivi. Dal record dell'ottobre 2007 al marzo del 2009 le Borse globali hanno perso il 59% in seguito al crack di Lehman Brothers. Poi hanno ripreso il 221%. e la crisi del 2018 è stata recuperata per intero in pochi mesi nel 2019. vero è che il passato non è garanzia del futuro.
Ma un secolo di storia racconta questo: dalla cenere di ogni crisi borsistica nasce sempre una pianta più forte. Basta sapere aspettare.
Bene inteso: i mercati finanziari hanno una componente di rischio, il pericolo di perdere c'è. Ma se si diversificano bene i risparmi, se si usano gli strumenti giusti in grado di mitigare il rischio del timing sbagliato, se ci si affida ai consulenti giusti, allora i rischi diventano minimi.
Invece parcheggiare i soldi sul conto corrente, o ancora peggio sotto il materasso come fanno tanti italiani, offre un'unica certezza: di perdere denaro.
Senza neppure accorgersene.
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